domenica 16 gennaio 2011

Giro dei Santi [più o meno...]

Oggi il primo obiettivo è fare la tanto filmata discesa che dal convento di San Giorgio (storia interessante, cercatela sul web!) porta al Lago sotto Casteltrosino. Beh, la "fama" di questa bella discesa è asolutamente meritata!!!

Si parte, destinazione Rosara Monte Rosara:



Evidente bivio sulla sinistra dopo poche centinaia di metri dal bivio monterosara-coperso:





Inizia un breve tratto nel bosco, molto piacevole, che forse tanti anni fa sarà stato percorso da tante persone che si recavano al convento, o almeno mi piace pensarlo...
e si arriva in breve al convento, presso il quale merita una sosta la tabella esplicativa - grazie cai, comuneAP, provincia, era ora.... (qui il pdf)





Un cartello indica chiaramente che si inizia a scendere....e sono dolori, o per chi è abile nel guidare la bici, al contrario del sottoscritto, le gioie!







Il sentierino scende ripido nel bosco, con diversi tornanti impegnativi (lo ammetto, sono sempre sceso dalla bici.....)





 In breve, si è alla diga del Lago sotto Casette.
Ora, direzione Casteltrosino per imboccare la mitica Frangifuoco, la salita più amata dei bikers ascolani (almeno a giudicare dal numero delle impronte di copertoni nel fango!). Qualche immagine della prima parte della strada forestale...


Si arriva, dopo aver cercato nel migliore dei modi di evitare le "piscine" poste alla fine della strada, ad un famoso spiazzo ove si trova un crocevia di strade.


 Il grande Fabio (ricorda che ti ho fatto firmare la delibera per pubblicare la foto, poi non protestare :-D ) posa sul cartello che indica la carrareccia che prosegue verso San Giacomo. Noi la prendiamo per un pò, poi ripieghiamo per l'asfalto fino al bivio Colle Giammatura - Colle (in effetti, di fango ce ne eravamo già preso un bel pò, come si può vedere sotto!)


Dicevamo, circa un km di asfalto per arrivare qui:
 e proseguire, ignorando la deviazione a destra che probabilmente si ricongiunge al sentiero per Colle di cui al primo post.

Continuiamo e nei pressi di uno spiazzetto (foto) ci assalgono numerosi dubbi sulle stradine da seguire (in realtà non avevamo un obiettivo preciso a questo punto), alla fine dopo aver girato per una zona pianeggiante con vari cartelli del CAI (indicano il sentiero della memoria, le tre croci, etc, zone di memorie partigiane), decidiamo di riprendere la traccia principale, che scende verso san marco.

A questo punto, grazie anche ad un trail in preparazione per il giorno dopo, seguiamo una miriade di strade e stradine che non saprei proprio spiegarvi, a meno di gentile fornitura di traccia GPS da parte del nostro FabioBT. Ad un certo punto ci perdiamo anche "un pezzo" della comitiva, che aveva preso la direzione sbagliata ad un bivio.

Unica immagine che ho di questo tratto:

Altre indicazioni non saprei fornirle, se non quella di girare a sinistra per un sentiero più piccolo, ad un certo punto del tratturo grande che si imbocca da Giammatura. Poi più o meno si segue la traccia principale (....mmhh...insomma...più o meno. altra deviazione a sinistra importante prima di una salitella. beh che vi devo dire, se mettete le ruote in salita e dieci metri prima c'era un sentiero che deviava a sinistra, ponetevi la questione....)

Si arriva al Pianoro, di fianco all'edificio delle Suore (?) insomma, quello a sinistra in corrispondenza della curva a destra prima di entrare al pianoro di San Marco.
Da lì la compagnia dell'anello si divide, io opto per una rapida e sicura discesa per cave e poi porta cartara. Mi ero anche dimenticato il casco, mannaggia a me, da non ripetere mai più!
Che dire, 4 ore di MTB in ottima compagnia! Grazie soci per la compagnia, grazie Fabio BT per le foto!

EDIT! Arriva la traccia con allegata mappa. Grazie Fà!


4 commenti:

  1. Dai che ti facciamo dimenticare la bici da strada!!
    E forse ti facciamo prendere una bici nuova!!

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  2. Grazie Ivan! vorrei anche iniziare ad inserire le tracce gps....stay tuned :-D

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  3. @FabioBT: beh insomma dimenticare la bici da strada proprio no, poi non so perchè ma la mtb la vedo più "autunno-invernale".....secondo me i percorsi sono più godibili in queste stagioni, meno caldo, meno "animali", meno vegetazione, etc etc....

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