sabato 11 giugno 2011

Fino in cima.....la IV via (in mtb!)

Eccomi di nuovo in sella al mio vecchio cavallaccio, 20 anni e non sentirli!
In ottima e fidata compagnia si inizia a salire da Porta Cartara verso Casteltrosino, poi la solita svolta a sinistra, e di nuovo, finalmente, la mitica FRANGIFUOCO. Oramai se ne sono sprecate tante di parole su questa fantastica salita.....lasciamo parlare le immagini, ma sarebbe stato bello inserire i profumi e i suoni del bosco...... Un oretta di pura goduria, una dolce fatica verso il paradiso che ci aspetta, a dire il vero per me, amante della salita forse più che della discesa, il paradiso inizia qui.......

Le prime rampe

Verde, fiori!

Un bel drittone, ma mai troppo faticoso

cisto, il fiore di "carta velina"

sguardo verso i boschi soprastanti

Prima delle piscine che avrebbero reso difficile l'arrivo al rifugio paci, deviamo sulla destra per un ripido sentiero che ci conduce alla strada che affianca per modo di dire l'asfaltata e va verso san giacomo (rampe molto dure sia sul sentierino che sulla sterrata), fino ad uscire nei pratoni in vista delle case di San Giacomo.....

Sembra facile....sembra!

La vallata che si allontana!

Caciare e ciclisti, le prime case in fondo

Non crediate che gli ultimi metri siano facili, tutt'altro....ma la soddisfazione di arrivare in cima è sempre impagabile per me, da qualsiasi parte e con qualsiasi bici ci si arrivi....certo che oggi è stata una soddisfazione non toccare un centimetro di asfalto, da Casteltrosino a qui!



La sosta alla fontanella....non ha prezzo

Ora discesa!

in realtà facciamo qualche metro verso Ripe, seguando le tracce della recente cicloturistica organizzata da ABT. dopo 50 mt di risalita o poco più, dal parcheggio della vecchia funivia (?), si imbocca un bellissimo sentierino sulla sinistra che si inoltra in una bellissima faggeta....



Questa strada ci porta dapprima allo slargo vicino al primo tornante della strada asfaltata direzione Ascoli, da lì scendiamo a destra in corrispondenza di un ometto di pietre su un altro sentierino che ci porta ad incrociare il sentierino proveniente da bivio Giammatura, direzione Colle a destra. Noi invece proseguiamo a sinistra verso Giammatura. Imbocchiamo la larga strada che scompare verso il versante di Colle, superiamo con qualche deviazione qualche "piscina", ignoriamo tutte le deviazioni fino a seguire il sentiero indicato in tabella come "Grancaso". Un tratto bellissimo, fluido, nel sottobosco!

Questo ci porta verso la strada asfaltata sotto il rifugio paci. Risaliamo 50 mt su asfalto, imbocchiamo dietro il guard rail, al tornante, la stradina, poi stradona, che ci porta, spingendo la bici a mano, allo spiazzo vicino al Paci. Poi discesa verso la strada delle "radici", e al primo bivio, anzichè a destra verso San Marco-sentiero Carraro, andiamo a sinistra per la vecchia vivi o morti. Bella, difficile, la abbandoniamo a caso per seguire il nostro fiuto per imboccare, dopo i tratti più difficili, un sentierino sulla sinistra.

Un cartello "discesa pericolosa" annuncia un tratto lunghetto che facciamo quasi sempre a piedi, bello lo stesso! Poi qualche altra deviazione......Fabio si ricorda le intersezioni, io ci capisco ben poco (incrociamo il sentiero che proviene dalle Cascate), ma si fiuta che stiamo scendendo direzione Cave, Casteltrosino....se arrivate qui siete sulla buona strada, oltrepassate la casina poi occhio al sentiero che prosegue a sinistra nel bosco)



Circa 3 ore e 40, ottima compagnia, ottima gamba, posti meravigliosi.....mancava solo un Lucano....o meglio, una birretta fresca!

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